variatore scooter – come tararlo

Per tarare una trasmissione automatica si agisce fondamentalmente su tre componenti:

  • rulli variatore
  • molla di contrasto
  • mollette frizione

Quando si effettua una taratura si prendono in considerazione tutti i componenti montati sullo scooter (gruppo termico, marmitta ecc…).

Occorre sfatare il mito che ci siano più tarature “giuste”, c’è solo una taratura giusta per uno scooter, quella che assicura il miglior compromesso tra accelerazione e velocità massima.

Ma bisogna anche sapere come funziona la trasmissione: cominciamo con il conoscere componenti principali pre-elencati:
rulli variatore (masse centrifughe): si trovano all’interno del variatore e scorrono all’interno delle rispettive piste.

Non è vero che i rulli pesanti sono per la velocità massima e i rulli leggeri sono per l’accelerazione: ciò è sbagliato, dimenticatevi questa storia.

Per intenderci, montando dei rulli troppo leggeri rispetto ai vari componenti del vostro scooter, avreste la conseguenza di mantenere un rapporto corto per troppo tempo (come se su una moto o in auto teneste la prima per troppo tempo) con un conseguente inutile fuori giri, invece i rulli troppo pesanti potrebbero impedire al variatore di aprirsi non inserendo il rapporto più lungo peggiorando la velocità massima, ecco secondo quale criterio vanno scelti per ottimizzare le prestazioni del motore mantenendolo al regime di rotazione della potenza massima o meglio tenere il motore in coppia.
Alleggerendo il peso dei rulli, il motore aumenta il numero dei giri di funzionamento, viceversa aumentando il peso dei rulli diminuisce il numero dei giri.

molla di contrasto: si trova nel gruppo frizione e ha il compito di tenere chiuse le pulegge posteriori e quindi contrasta l’apertura del variatore.
Quindi con una molla più dura il motore dovrà fare più giri per comprimerla e permettere al variatore di aprirsi. Probabilmente sarete arrivati alla conclusione che bisogna tenere una molla di contrasto quanto più morbida possibile, esatto a meno che il vostro motore non sia una “furia”. Le molle di contrasto vengono vendute indicando in percentuale il carico in più rispetto all’originale.

mollette frizione: sono appunto nella frizione e hanno il compito di trattenere le ganasce della frizione per impedire che “attacchino” troppo presto alla campana.

La funzione delle mollette è di controllare o meglio decidere a che punto far attaccare le ganasce alla campana cioè a che regime di rotazione far cominciare a muovere lo scooter. Più sono dure le mollette e più giri dovrà fare il motore (che fa girare la frizione) per vincere la forza delle mollette e poter far attaccare le ganasce della frizione alla campana (che trasmette il moto alla ruota).

Mettendo delle mollette troppo morbide si potrebbe avere la conseguenza di partire con il motore sotto coppia quindi scarso scatto invece mollette eccessivamente dure provocano un risultato simile con la differenza che si andrebbe ad inserire in anticipo un rapporto troppo lungo: sarebbe un po’ come partire con la seconda (non che non si possa fare ma non si ottiene un buon risultato).

Il variatore è collegato fisicamente all’albero motore e quindi quando accelerate comincerà a girare, il variatore è collegato alle pulegge posteriori tramite la cinghia e quindi anche alla frizione. Nella frizione sono presenti delle ganasce trattenute dalle mollette, quando il numero di giri sarà sufficiente a vincere la forza delle mollette, le ganasce entrano in contatto con la campana trasmettendo il moto (passando per i rapporti di riduzione) alla ruota e il vostro scooter comincia a camminare.

Accelerando ancora i giri aumenteranno e i rulli contenuti nel variatore si allontaneranno dal centro del variatore, spingeranno il piattello che lo farà aprire costringendo la cinghia a “salire” sul variatore.

La cinghia trapezoidale, non essendo elastica, deve stringere da un lato (pulegge posteriori) se si allarga su un altro (variatore).

Nelle pulegge posteriori troviamo la molla di contrasto che ha la funzione di contrastare l’apertura del variatore (in effetti lo dice già il nome), se non ci fosse, il variatore si aprirebbe istantaneamente, invece con la molla di contrasto si controlla l’apertura del variatore a seconda del carico della molla e quindi decidere quando “inserire” il rapporto più lungo.

Il risultato migliore si ottiene quando al momento di massima apertura del gas e a un regime di rotazione elevato abbiamo “inserito” il rapporto più lungo, quindi variatore al punto di massima apertura, pulegge posteriori tutte chiuse (quindi molla di contrasto compressa al massimo); in questa condizione, la cinghia su un lato la troviamo sul variatore e dall’altro lato tra le pulegge posteriori.

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